Redazionali

Pubblicato il 02/02/2013

Lombardia Ricostruzione post sisma

E' imminente la pubblicazione da parte della Regione Lombardia delle Ordinanze in merito alla ricostruzione dopo il sisma del maggio del 2012 che ha colpito e distrutto la parte più meridionale della provincia di Mantova e qualche Comune della provincia di Cremona oltre che molti altri territori della Emilia Romagna e del Veneto. Questo è quanto è emerso dalla riunione tenutasi a Moglia, uno dei Comuni più danneggiati dal terremoto, presso il palazzetto dello sport da parte del Commissario delegato per il terremoto Carlo Maccari.

Il Commissario delegato ha introdotto la serata illustrando l’iter articolato che tutta la normativa ha dovuto subire, sia per la risoluzione prima degli aspetti meramente finanziari, cioè della copertura finanziaria, poi della metodologia operativa con l’individuazione di una procedura per arrivare ad autorizzare le singole opere di ricostruzione.

La disponibilità della liquidità, illustra Maccari, è garantita dalla “Cassa depositi e prestiti”, la quale la metterà a disposizione degli istituti bancari, che pertanto sono stati posti al centro della procedura di distribuzione dei fondi; si aprirà un conto corrente specifico per ciascun cantiere e le fatture relative agli stessi saranno liquidate direttamente dalle banche che le conserveranno e le esibiranno come credito di imposta per i prossimi 24 anni.

I tecnici della struttura Commissariale, dopo una introduzione sui dati statistici degli effetti prodotti dagli eventi sismici, hanno illustrato alla cittadinanza di Moglia la normativa regionale che regolerà la ricostruzione degli immobili sia residenziali che industriali ed il risarcimento del danno subito dalle attività produttive.

Il Commissario delegato ha voluto altresì sottolineare che i finanziamenti sono rivolti a tutti gli edifici che sono stati dichiarati inagibili durante i sopralluoghi effettuati nella fase dell’emergenza e saranno disponibili anche per il miglioramento e per l’adeguamento sismico degli stessi e pertanto ha raccomandato ai tecnici incaricati dei progetti di porre una particolare attenzione a questi aspetti, che permetteranno di restituire ai legittimi proprietari degli edifici migliori di quello che erano prima del terremoto.