Progettazione

Mirandola

Gruppo Immobiliare Ferretti

Nuovo quartiere a Mirandola con ville UNICHE per tipologia e per dimensioni. Nella moderna accezione di case indipendenti cielo terra si propone un progetto misto di unità di medie dimensioni in edifici quadrifamiliari ed unità di grandi dimensioni in edifici bifamiliari.

  • Le ville bifamiliari di grande qualità indipendenti su tre lati e di generosa consistenza dettata dal moderno concetto di housing.

  • Le villette a schiera tutte indipendenti su due lati studiate con i più attuali concetti del moderno living ed arredabili con i migliori componenti del moderno design.çayyolu nakliyat

  • Nel segno della qualità architettonica, della solidità dell'engineering antisimico e della sostenibilità guidata dal risparmio energetico un intero isolato del quartiere della Marchesa composto da 20 nuove unità abitative


    Guastalla - Ristrutturazione, miglioramento sismico e recupero funzionale

    Il progetto trae origine dalla classificazione del danno e la individuazione del livello operativo ai sensi
    dell’ordinanza commissariale n. 86 del 6 dicembre 2012 “CRITERI E MODALITA’ DI ASSEGNAZIONE DI
    CONTRIBUTI PER LA RIPARAZIONE, IL RIPRISTINO CON MIGLIORAMENTO SISMICO O LA DEMOLIZIONE E
    RICOSTRUZIONE DI EDIFICI E UNITA’ IMMOBILIARI AD USO ABITATIVO CHE HANNO SUBITO DANNI
    SIGNIFICATIVI DAGLI EVENTI SISMICI DEL 20 E 29 MAGGIO 2012 E CHE SONO STATI DICHIARATI INAGIBILI
    (ESITO E1, E2, E3)”, ed è relativo ad un edificio privato sita nel Comune di Guastalla (RE) in via Cantone, n. 19 e
    censita al Catasto del Comune di Guastalla (RE) al foglio n. 34 mappale n. 107 subalterni n.1 e n.2.
    La classificazione del livello operativo si articola nelle seguenti fasi:
    1) Definizione delle soglie di danno (tab. 1.1 e tab. 1.4)
    2) Definizione carenze (tab. 2.1)
    3) Definizione del grado di carenze (tab. 2.4)
    4) Definizione del fattore di accelerazione (tab.2.5)
    5) Definizione della vulnerabilità (tab. 2.6)
    6) Definizione del “livello operativo” (tab. 3)


    REGGIOLO - Ricostruzione Sisma 2012

    L’edificio oggetto della presente commessa è sito nel centro storico del Comune di Reggiolo in provincia di Reggio Emilia, si caratterizza per una disposizione plano-altimetrica alquanto irregolare, sia per l’orditura non ortogonale delle murature che per la variazione di quota delle fondazioni e degli orizzontamenti.
    La struttura portante principale è costituita da murature normali in laterizio, affiancata in alcuni punti da travi e pilastri in C.A., come si può notare dalla figura riportata nel seguito in due corpi di fabbrica del complesso sono stati inseriti elementi in C.A. come travi (in rosso) e pilastri (in giallo) durante un intervento di ristrutturazione eseguito negli anni ’80.
    Le strutture portanti verticali possono essere riassunte nel seguente modo:
  • Muratura portante in laterizio di tre qualità diverse e diversi spessori, a) muratura in mattoni pieni a 2,3 e 4 teste con spessori da 15, 30 e 45 cm, b) muratura in blocchi tipo “DOPPIO UNI” son spessore 30cm, c) muratura in blocchi “POROTON” con spessore 30cm.
  • Pilastri in cemento armato gettato in opera con Rck 300 (C25/30) ed acciaio Feb 38 k ad aderenza migliorata.
  • Le strutture orizzontali sono composte da:
  • Travi in cemento armato gettato in opera
  • Solaio realizzato con tegoli precompressi con sezione a forma di “π” e soletta di finitura.
  • Solaio in latero-cemento gettato in opera in travetti e pignatte.
  • Solaio realizzato con travetti tipo “varesi” e volterranee in laterizio.
  • Solaio di copertura spingente realizzato in travetti tipo “varesi” e tavelloni.
  • Solaio di copertura orizzontale realizzato in latero-cemento e muricci di pendenza.
  • Le fondazioni delle pareti in muratura sono realizzate semplicemente con l’approfondimento delle pareti stesse, mentre per gli elementi in C.A. sono presenti plinti di fondazione isolati e travi rovesce.

    Come verrà dimostrato al §1.6 la struttura esistente sarà divisa ed analizzata separatamente in 4 unità strutturali distinte, suddivise nel modo indicato nella figura riportata nel seguito. Si andranno a generare 4 modelli di calcolo separati in modo ad eseguire le analisi sismiche una unità alla volta.


    Strutturale - Quistello - Zona Sismica

    FONDO DI INTERVENTO A FAVORE DELLE POPOLAZIONI,
    DEI LAVORATORI E DEL SISTEMA PRODUTTIVO DEI
    TERRITORI DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA E DELLA
    PROVINCIA DI MANTOVA
    PROGETTO STRUTTURALE ESECUTIVO
    Il risultato della nuova verifica determina che, con il semplice inserimento di 8 nuovi pilastri in CA, della stessa sezione di quelli in progetto, posizionati nel modo strutturalmente più funzionale e nel modo che non siano visivamente invasivi, ottenendo così due importanti migliorie:
  • 1. Aumento della classe d’uso del fabbricato
  • 2. Inserimento (occultazione) dei pluviali in modo il meno invasivo possibile;
  • essi infatti sono stati inseriti ove necessitano e ove necessiteranno dopo attenta verifica in fase di progettazione esecutiva, all’interno della sezione dei nuovi pilastri strutturali.
    La verifica strutturale ha permesso di mantenere le previste aperture nella parete posta fra il solaio più alto e quello più basso dei servizi.
    Esse infatti sono previste analoghe al progetto ma fisse, vista la impossibilità di realizzarle di altezza sufficiente a permettere la installazione del serramento, per consentire comunque il flusso di luce previsto e la visone sempre dello spazio aperto superiore alla copertura, mantenendo così l’effetto di collegamento/non collegamento strutturale fra i due solai.


    Casa Chierici


    L’immobile oggetto di intervento post-sisma si trova in Via Lanzoni nel Comune di Luzzara, fraz. Villarotta, in una zona di espansione recente (anni 60-70) in un contesto completamente pianeggiante ed inserito in posizione limitrofa ad alcuni edifici.
    Il sisma ha prodotto danni e come regolato dalla Orinanza n.59 è identificato come "LIVELLO OPERATIVO E0".
     demolizione e ricostruzione della parte posteriore con evidenti segni di cedimenti fondali e costituita da muratura portante di dimensioni non idonee anche in funzione dell’elevata altezza. In tale opera sono ovviamente comprese la demolizione e ricostruzione dei solai al piano primo (in latero-cemento) e del tetto (in legno lamellare); il nuovo solaio sarà efficacemente collegato alle murature portanti attraverso cordolatura e/o perforazioni armate di ancoraggio,
     nella zona da non demolire, in quanto meno danneggiata, sarà effettuato il consolidamento del tetto in legno in quanto la struttura è di tipo spingente e dunque potenzialmente pericolosa per le murature portanti,
     posa in opera di una soletta di fondazione in c.a., di spessore minimo cm 30, al piano terra nella zona di nuova costruzione con lo scopo di ottenere un collegamento planare al piano di fondazione e diminuire le tensioni indotte sul terreno di fondazione,
     inserimento di una cerchiatura in acciaio al fine di collegare alla quota dei solai l’intero edificio limitando la possibilità di ribaltamento, in presenza di azioni sismiche, dei setti murari portanti,
     cerchiatura con una piastra di acciaio del solaio di copertura; a tale operazione sarà aggiunta la realizzazione di una soletta in cls leggero strutturale armata con una rete elettrosaldata ancorata attraverso opportuni perni in acciaio alle strutture portanti principali e secondarie del tetto. Lungo tutto il perimetro saranno eseguite perforazioni armate in verticale che ancoreranno la soletta ai muri portanti e dunque la soletta garantirà un efficace collegamento planare e, abbinata alla cerchiatura in acciaio, consentirà di eliminare le spinte generate dagli elementi portanti della copertura impedendo pericolose azioni di ribaltamento sulle murature perimetrali. Software di immagini fornito da Corel


    Ristrutturazione con Miglioramento Sismico

    RE.CO. srl affida a FERRETTI PROGETTI l’incarico di: Progettazione, direzione lavori e coordinamento per la sicurezza relativo a ripristino, miglioramento sismico e recupero funzionale a seguito dei danni indotti dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012, della villa con circostante parco ed area cortiliva denominata “Villa Ferri” sita nel Comune di San Felice sul Panaro (MO)nike tn requin pas cher
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    Strutturale - Reggio Emilia via Emilia - Zona Sismica

    “Costruzione di un complesso residenziale e commerciale di 6 unità e relative autorimesse”
    Progetto di struttura a telaio in calcestruzzo armato gettato in opera che si sviluppa su n°6 livelli, di cui uno seminterrato destinato ad autorimesse e cantine, e n° 5 livelli fuori terra a destinazione negozi uffici ed abitazioni. Le struttura realizzata secondo le nuove norme tecniche per le costruzioni è stata dimensionata e verificata adottando una analisi dinamica lineare per la determinazione dei dati in input e verifiche agli stati limite per quanto riguarda le <verifiche degli output.
    La zona di Reggio Emilia via Emilia all'Angelo si caratterizza per una accelerazione di progetto con Tr=50 pari a ag/g= 0.125.

    Strutturale - Reggio Emilia via Ruini - Zona Sismica

    “Complesso residenziale su n°6 livelli fuori terra composto da 14 unità abitative”
    Progetto di struttura in elevazione a telaio in calcestruzzo armato gettato in opera, orizzontamenti in pannelli di latero cemento completati unitamente a travi e cordoli di piano con soletta gettata in opera, fondazioni su platea elastica su suolo elastoplastico. La struttura si sviluppa su n°6 livelli tutti fuori terra.
    Novità assoluta è l'utilizzo ai fini del calcolo della Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 3 maggio 2005, n. 3431 (GU n. 107 del 10-5-2005- Suppl. Ordinario n.85) avente come oggetto: Ulteriori modifiche ed integrazioni all'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo 2003, recante «Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica»
    Pertanto adottando come metodo quello della "analisi dinamica modale" applicato ad un modello agli "elementi finiti" composto da elementi monodimensionali e bidimensionali e si è scelto poi per le verifiche il metodo "agli stati limite" previsto dal DM 09-01-96.
    La zona sismica è definita come "Zona 3" con ag/g = 0,15


    Energetica - Curtatone - Villa Bifamiliare

    Villa Bifamiliare in classe energetica "A"
    Progetto dell'involucro edilizio ad alta efficienza energetica. Elementi disperdenti opachi verso l'esterno, verso locali non riscaldati e verso il pavimento isolati con spessori di minimo 12 cm di materiale isolante; elementi disperdenti trasparenti con vetri selettivi basso emissivi; ponti termici geometrici e costruttivi ridotti al minimo. Impianti ad alta efficienza sia nella produzione che nella distribuzione ed erogazione.
    Novità assoluta è l'adozione del meodo di calcolo e di soluzioni costruttive tratte dalle direttive tecniche tipiche delle case passive, compresa una quota di energia termica prodotta da fonte rinnovabile.
    Risultato due unità abitative con Eph = 25 KWh/m2a